Giardini monastici e non: gli spazi verdi di Montefiore dell’Aso, dal Catasto Gregoriano in avanti

Siamo nello Stato Pontificio del dopo il Congresso di Vienna, in piena Restaurazione e caduto il periodo Napoleonico, sui nostri territori iniziò ad avviarsi un importante processo di modernizzazione. Si impostò nel 1815, sotto il Papa Pio VII e si concluse nel 1835 sotto il Papa Gregorio XVI, il catasto Pio-Gregoriano che ebbe un impatto radicale su tutto lo Stato Pontificio, ivi compreso il cosiddetto territorio di “Monte Fiore”.

 

Il geometra pontificio, Giuseppe Cambiasi, addetto al territorio di Monte Fiore, chiuse i “sommarioni” di Monte Fiore per il Catasto Pio-Gregoriano già il 5 agosto del 1815, con una certa rapidità, rispetto ad altri territorio terminati a più riprese 20 anni più tardi e sotto un altro papa! Montefiore da quel tempo ebbe una “mappa geometrica” chiara del proprio territorio dove, tra le tante chiese e aree d’interesse urbano, spiccano ancor oggi gli antichi giardini e gli orti urbani.

Anche nei primi del ‘900, sono molte le testimonianze fotografiche relative ai giardini di Montefiore, dove gli abitanti del luogo erano soliti passare il tempo libero in compagnia, come evidenziato negli “Archivi delle Famiglie”.

L’Ing. Mauro, grazie ad uno studio presso vari fondi archivistici, ha tracciato un percorso nel quale scoprire le aree verdi, come diremo oggi, del centro storico di Montefiore. Il percorso è pieno di curiosità che vale la pena gustare sul fare della sera di fine luglio in occasione della Sagra della Frutta (28,29, 30 Luglio 2017) di Montefiore dell’Aso organizzata dalla Pro-Loco di Montefiore dell’Aso.

 

Domenica 30 Luglio 2017, ore 19.30 – Ingresso Gratuito

Ritrovo in Piazza Risorgimento, Museo dell’Orologio (www.meccanicadeltempo.org)

Montefiore dell’Aso (AP), citta del tempo

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