LA TOMBA DEL GUERRIERO DI MONTEFIORE DELL’ASO: UNA STORIA NATA 2500 ANNI FA – CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AL RECUPERO e ALLA VALORIZZAZIONE

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Siamo nell’aprile del 1914, di là a pochi mesi, in luglio l’attentato nella città di Sarajevo all’erede al Trono Austro-Ungarico, l’Arciduca Francesco Ferdinando. In quel clima spensierato dei mesi che precedono il grande conflitto, a Montefiore dell’Aso, si avvicinò Innocenzo Dall’Osso (Imola 7/IX/1855, Roma 11/I/1928), Ispettore ff. Sovrintendente dei Musei e Scavi delle Marche e dell’Abruzzo tra il 1908 ed il 1920.

Il giovane Innocenzo, laureato in Lettere con Giosuè Carducci e compagno di studi di Giovanni Pascoli, proveniva da una umile famiglia emiliana dedita alla produzione artigianale dei tortellini con una macchina a vapore.

Traggo queste righe da una lettera scritta Dall’Osso alla Direzione Generale del Ministero il 14 aprile 1914, il Sovrintendente dice:

“..ho iniziato in questi giorni un saggio di scavo a Montefiore dell’Aso in contrada Pantanaccio, proprietà di Ugo De Sgrilli, ove in passato erano state rinvenute anticaglie picene. […]. La mia iniziativa fu coronata da buon successo perché in un gruppo di circa venti tombe rimesse alla luce, una se n’è trovata di un guerriero con armatura completa di bronzo, elmo, corazza a due dischi, gambali, e con numerose armi in ferro, cioè quattro lance, due pugnali, una spada, una mazza, un coltello, spiedi, fibule; di ferro e di bronzo, un notevole numero di vasi di terracotta, interessante soprattutto gli avanzi del carro di combattimento. Sarebbe mio intendimento di estrarre integralmente la tomba per inviarla all’Esposizione Marchigiana di Milano qualora codesto Ministero non abbia nulla in contrario..”  (in corso di ricerca la bibliografia di questo testo)

La tomba del guerriero (VI/V sec a.C.) di Montefiore con tutto il suo arredo e con il suo carro da guerra, ricostruito, fu estratto ed allestito alla “Esposizione di Marchigiana di Milano” del 1914 con tatto di “Guida Illustrata della Sezione Archeologica – Museo Piceno, costituto dai principali Musei Comunali delle Marche e dal Museo Regionale di Ancona”.

Ahimè, il guerriero di Montefiore dell’Aso non fece mai ritorno nelle sue terre picene! Tutto il materiale, conservato presso il Museo Archeologico di Ancona, fu considerato disperso dopo il primo conflitto mondiale.

Un gruppo di studiosi e di maestranze, guidate dall’Ing. Oronzo Mauro e dall’antropologo Giacomo Recchioni, sta ricreando (ovvio una replica) la tomba del guerriero di Montefiore dell’Aso. Una grande fatalità! Il cartellone pubblicitario per la grande esposizione marchigiana del 1914 fu realizzato proprio da Adolfo De Carolis, un guerriero dell’arte che rendeva omaggio all’antico guerriero piceno di 2500 anni prima.

nelle foto: la foto originale della tomba del guerriero di Montefiore dell’Aso (vedi bibliografia) , il manifesto dell’Esposizione di Milano del 1914 opera di Adolfo de Carolis ( SIRBeC scheda SRL – H0110-03868) , Guida all’esposizione marchigiana nella quale ci sono i riferimenti alla Tomba di Montefiore.

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Bibliografia:

  • Guida illustrata  della Sezione Archeologica, Museo Piceno, Esposizione Marchigiana di Milano, 
  • Guida illustrata del Museo nazionale di Anconacon estesi ragguagli sugli scavi dell’ultimo decennio, preceduta da uno studio sintetico sull’origine dei Piceni, Sala C Necropoli di Montefiore dell’Aso
  • Lezioni sulla Storia di Montefiore per le mini guide turistiche del Prof. Vermiglio Ricci, primavera/estate 1983, Appunti liberi degli studenti
  • Baldelli 2012
  • Molti studi sul Dall’Osso sono su G. Baldelli, ‘Innocenzo Dall’Osso’, in Dizionario Biografico dei Soprintendenti Archeologi, 1904-1974
    , Bologna 2012, pp. 236-246.
  • Molti studi sul Dall’Osso sono su G. Baldelli, ‘Innocenzo Dall’Osso tra Brizio e Pigorini’, in A. Guidi (ed.), 150 annidi Preistoria e Protostoria in Italia, ‘Atti della XLVI Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Roma 23-26 novembre 2011,Firenze 2014′, pp. 277-284

 

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